Pensiero del giorno

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giovedì 6 giugno 2024

Rosalie il piccolo capolavoro di Stéphanie Di Giusto sul coraggio di essere sé stessi, nonostante tutti.


È una storia che viene da lontano quella di Rosalie, secondo lungometraggio della regista francese Stéphanie Di Giusto che in questo piccolo capolavoro di maestosa poesia, si ispira alla biografia della straordinaria donna barbuta, Clémentine Delait che trasformò la sua unicità in uno strumento di emancipazione ante litteram, diventando famosa quasi quanto una moderna influencer. Stéphanie Di Giusto, già ispirata nel suo primo lungometraggio, Io Danzerò, dalla biografia di un’altra pionieristica e talentuosa donna come Loie Fuller,         questa volta con Rosalie, porta sul grande schermo un vero e proprio manifesto sul coraggio delle donne e sul potere demiurgico dell’amore.

 

Siamo alla fine dell’Ottocento, in un paesino del sud della Francia, Rosalie è una giovane donna promessa in sposa dal padre ad Abel, un uomo che non conosce. Abel, interpretato da Benoit Magimel, è un uomo solitario, segnato dalla guerra, che gestisce una caffetteria in un piccolo villaggio ed è indebitato fino al collo con il padrone della fabbrica del paese. Quando sposa Rosalie non conosce ancora il suo segreto e il matrimonio per lui è solo una faccenda economica da sbrigare. 
 
Rosalie è affetta fin dalla nascita da una disfunzione ormonale che le ricopre il corpo e il viso di una folta peluria, costringendola a radersi ogni giorno. 
Quando nella prima notte di nozze, sulla soglia di un desiderio incalzante, Abel scopre il corpo di Rosalie rimane sconvolto e, confuso, respinge la ragazza, chiudendosi in una ritrosia punitiva.
 


È qui che la protagonista - interpretata da una talentuosa Nadia Tereszkievicz, stella nascente del cinema francese e già attrice rivelazione di Les Amandiers di Valeria Bruni Tedeschi – invece di subire la vergogna della sua condizione continuando a nascondersi, decide di sfruttare la sua barba per provare ad aiutare economicamente Abel e la sua caffetteria. Rosalie si lascia ricrescere la barba, diventando una sorprendente attrazione per gli abitanti del villaggio. Accogliente e luminosa come Abel non era mai stato, conquista la fiducia della gente, riuscendo a rianimare l’attività in crisi della caffetteria.

 

Rosalie finalmente libera e pienamente sé stessa, espone il suo corpo, concede interviste, trasforma la sua "stranezza" in cartoline da comprare. È una donna che supera ogni convenzione sociale dell’epoca e lo fa con la grazia di uno splendido pavone da ammirare. Padrona di sé, Rosalie esprime una sensualità che gradualmente seduce il reticente Abel, trasformando un matrimonio combinato in una relazione d’amore che fa sparire ogni differenza. Nonostante il disprezzo e la violenza di alcuni uomini del villaggio perversamente attratti dalla sua femminilità, tentino di trasformare Rosalie in un fenomeno da baraccone da emarginare.  

 

Presentato nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2023, Rosalie è un film storico e in costume, che trascende ogni epoca, perché è una donna che per la sua unicità, ancora oggi, potrebbe subire sguardi morbosi e bullismo. 
Stéphanie Di Giusto realizza un inedito e profondo lavoro sull’identità, portando la protagonista ad attraversare il cerchio di fuoco del giudizio altrui fino a scardinare ogni pretesa di conformismo.  La forza e la luce che sprigiona Rosalie nella sua auto-accettazione, è quella che portò Clémentine Delait a diventare celebre come la dama barbuta in tutta Europa. Clémentine fu una donna che impose la sua personalità, cercando sempre con i suoi scritti e la sua messa in scena di sensibilizzare il suo pubblico sulla diversità. In Rosalie, Stéphanie Di Giusto va oltre il personaggio “freak” usato come tale in molto altre pellicole cinematografiche storiche, dove la Donna Lupo o Belle Baxter, che nella loro unicità nascono visceralmente come super-eroine con “poteri magici”, perché qui la regista assegna alla sua eroina una missione etica abbastanza ordinaria: essere sé stessa, nonostante tutti. 

*Al cinema dal 30 Maggio




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