Pensiero del giorno

•‎In un momento della vita, al momento giusto, bisogna poter credere all'impossibile Christa T. - di Christa Wolf

venerdì 8 ottobre 2010

La Santanchè guarda la Calabria dall'alto dei suoi tacchi e la punta dello Stivale la prende a calci!


Io davvero non capisco gente come la Santanchè, i leghisti, e tanti altri funzionari di partito che ho incontrato lungo il mio percorso da attivista politica e dirigente di partito. Non capisco come ancora, quando si parla di Calabria e ndrangheta, questi assumano l'espressione di chi sta guardando un documentario sui campi di concentramento nazisti.
Distanti temporalmente e mentalmente.
Come se la cosa non gli appartenesse, come se fosse distante, come se si trattasse di un altro Paese.

La stessa mafia che al nord lavora silenziosamente, si occupa di edilizia, di appalti pubblici, di expo, di attività commerciali, di showroom e ristoranti, al sud continua ad usare gli stessi mezzi di un secolo fa.
Minaccia, corrompe, s'infiltra nelle istituzioni, uccide, traffica in droga e armi pesanti, soffoca, intimidsce, terrorizza, impone la cultura dell'omertà.
Non va certo in giro con la coppola e la lupara cosi come si puo vedere nei film di Tornatore. Semmai siede allo stesso tavolo della politica. Tratta appalti e concorsi pubblici, decide sindaci e governatori, tratta candidature e scranni in parlamento, sceglie i suoi rappresentanti, fa tutt'uno con la massoneria.

Cara Santanchè in Calabria non stiamo con l'anello al naso come dice sempre lei, in Calabria c'è un'altissima percentuale di laureati e disoccupati intellettuali. Di giovani stanchi di dover assecondare il politico di turno per poter ottenere un dignitoso posto di lavoro. Di giovani che con la mafia non hanno nulla a che fare.Il cui destino legato a quella terra è inesorabilmente legato alle scelte della politica. Alla capacità della politica di dare un futuro ad una Regione morta da tempo. Improduttiva, nonostante la pioggia di finanziamenti europei. Dove le infrastrutture non esistono, a cominciare dall'infinito cantiere della Salerno-Reggio Calabria, che da sola non basta. E tanto meno ci serve il ponte.
In Calabria la quantità di laureati sfornati dalle università non fluisce nel sistema economico regionale, perche un sistema economico in Calabria non esiste. Perche venire ad investire in Calabria che potrebbe diventare la Jamaica dell'Italia significa dover pagare doppio dazio, uno allo Stato e uno alla volontà dell'antistato che non si vede ma c'è.

Quando sento Maroni dire che sconfiggerà la mafia entro tre anni rido. Rido amaramente di un governo che si vanta di aver contribuito alla cattura di numerosi latitanti, quando queste catture sono frutto del lavoro di procure che da anni, da prima dell'avvento del governo Berlusconi, con sacrificio continuano alacremente il proprio lavoro di indagine. Mentre questo governo taglia la spesa pubblica lasciando le procure finanche senza soldi per la benzina. Propone decreti contro le intercettazioni che sono lo strumento principale per costruire il filo delle indagini contro le estorsioni ad esempio.Propone l'istituzione di commissioni parlamentari di inchiesta sul lavoro dei pm a suo dire poco ortodossi al regime, continua a elaborare leggi ad personam per un premier che azzarda finanche interpretazioni giuridiche sul concetto di reato di corruzione, ordina attività di dossieraggio killer contro i dissidenti, usa gli stessi mezzi con strumenti piu raffinati, che usa la mafia ne piu e ne meno.

In Calabria non ci sono ne aspiranti eroi ne sedicenti vittime, c'è una società civile che resiste. Resiste da secoli contro un antistato con cui le varie Gladio della storia di questo Paese ci hanno fatto merenda. Resiste alla beffa dei teatrini politici che si alternano al suo governo.
Resiste con la voglia di un riscatto. Perche se si indebolisce la Calabria lasciandola sola nell'indifferenza di certi politici ignoranti, si rafforza la ndrangheta e la ndrangheta non se fa nulla di una regione povera, ma si diffonde a macchia d'olio proprio li dove ancora il problema è solo un argomento di cui disquisire in salotto cara Santanchè.

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